Fantacalcio
Il primo test per il 2-7-2 del Genoa
L'esordio di Thiago Motta si è rivelato positivo: 3-1 contro il Brescia. Analizziamo il nuovo Genoa.
Il prevedibile esonero di Andreazzoli dopo il disastro a Parma (ennesima sconfitta, 5-1) ha gettato Genoa nel caos. Gli allenatori disponibili erano pochi ma Preziosi ne ha tirato fuori uno dal cilindro: Thiago Motta.
L’avventura da allenatore dell’italo-brasiliano è cominciata nelle giovanili del PSG, da tecnico dell’U19. È durante questo periodo che è diventato celebre per aver affermato di poter giocare col 2-7-2.
Da qui i giornalisti sono impazziti, bollando lui come pazzo e il suo modulo come bizzarro.
Eppure, la sua era una mera provocazione: il 2-7-2 a cui si riferisce indica la lettura in orizzontale di un semplice 4-3-3. La sua è un’indicazione: non dobbiamo soffermarci sui numeri, ma sui movimenti.
Da TifoFootball
Per quanto il suo arrivo sia stato bocciato dalla maggioranza dei tifosi data la sua inesperienza, Thiago Motta e il Genoa hanno risposto in maniera positiva: l’esordio contro il Brescia vanta i 3 punti.
E non solo: la prima partita si porta dietro anche un record. Per la prima volta in Serie A, hanno segnato tutti e 3 i subentranti (Agudelo, Kouame, Pandev).
E al fantacalcio?
Il calcio di Thiago Motta vuole essere un calcio totale: l’innovazione non è tanto da vedersi nei principi di gioco, ma nella comunicazione degli stessi.
Il Genoa di Thiago Motta vuole essere una squadra corta che domina il possesso e pressa alto in fase difendente. I terzini dovranno avanzare, le ali scambiarsi di posto con le mezzali: sarà centrale formare i triangoli giusti e formare superiorità centrale.
Radu si troverà ad essere uno dei registi della squadra: la manovra inizierà dalla difesa. Il portiere dovrà migliorare coi piedi per convincere il nuovo allenatore.
Pinamonti dovrà essere il primo a cominciare il pressing: sarà il primo difensore del Genoa. Senza un giusto apporto in pressione, potrebbe perdere il posto.
Insomma, i calciatori dovranno sapere far tutto e garantire molta corsa per far funzionare il nuovo sistema di gioco.
I giocatori che potranno esprimersi al meglio saranno Schone, già abituato al “calcio totale” nell’Ajax, e Kouame, solito garantire continue percussioni da ormai un anno. Potrebbe fare il salto di qualità anche Ghiglione, esterno in continua crescita che potrebbe portare ancora più bonus.
Così col Brescia
La prestazione passata è sicuramente positiva, ma è presto per poter dire che il calcio di Thiago Motta sia già in gioco.
Sicuramente, abbiamo che il reparto più in difficoltà sia la difesa, costretto a coprire i buchi lasciati dai centrocampisti centrali ancora estranei ai nuovi meccanismi.
Anche il centrocampo, seppure la prestazione è sufficiente da parte di tutti gli interpreti, deve crescere: solo Schone si è rivelato a suo agio (oltre alla sorpresa Agudelo).
Ghiglione ha fornito un’altra ottima prestazione, ma dall’altra parte Ankersen (sostituto di Criscito) non è ancora al top.
In attacco, Kouame ha concluso il match da migliore in campo: pur subentrando, ha subito capito le richieste del nuovo mister e ha cambiato la partita. Difficilmente Thiago Motta se ne priverà ancora.
Pinamonti ha fornito un assist ma la prestazione è a malapena sufficiente: dovrà far emergere il talento se vorrà mantenere il posto da titolare, ma è molto probabile che Thiago Motta riuscirà a valorizzarlo.
A cura di Stefano Ferrero